E-commerce multilingue: trends 2021 per vendere online all’estero

Il 2020 ha modificato in modo permanente il modo in cui le persone ricercano e acquistano un prodotto/servizio e di conseguenza anche il modo in cui gli imprenditori li gestiscono ed offrono. A causa dell’impossibilità di spostamento, molti negozi hanno aperto una loro realtà virtuale, in alcuni casi per affiancare lo shop fisico, in altri per sostituirlo. 

Inoltre, diversi imprenditori italiani hanno scelto di aprirsi ai mercati stranieri, iniziando a vendere online all’estero i propri prodotti attraverso un e-commerce multilingue per poter comunicare e promuoversi nella lingua del o dei Paesi in questione. Proprio a loro è dedicato il nostro articolo in cui andremo a vedere alcuni dati riguardo al comportamento online dei consumatori in diversi mercati del mondo, per capire quali sono gli sviluppi che ci aspettano nel 2021 per il settore dell’e-commerce (tutte le statistiche citate provengono dalla fonte: report Shopify 2021).

Come la pandemia ha cambiato le abitudini di acquisto

È ormai noto che il Covid-19 ha modificato le abitudini di acquisto a livello globale: in particolare, i consumatori di Regno Unito, Spagna, Nuova Zelanda ed Italia affermano che la pandemia ha cambiato in modo significativo il loro modo di fare acquisti.

Non solo, ma moltissimi si sono affacciati agli acquisti online proprio in questo periodo: i canadesi, francesi, australiani, inglesi e indiani sono i maggiori consumatori che hanno affermato di aver acquistato online per la prima volta da quando è stata dichiarata la pandemia. Anche fra coloro che erano abituati ad acquistare sul web c’è stato un aumento di ordini: gli utenti di Regno Unito ed Italia sono quelli che hanno speso molto di più in questo periodo.

Acquisto di persona, ritiro presso il negozio e consegna locale

Il 2020 ha modificato anche il rapporto delle persone con lo shopping online e di persona. Non tutti hanno apprezzato continuare a fare acquisti di persona: i consumatori di Regno Unito, Spagna, Nuova Zelanda ed Italia sono quelli che si sono dichiarati più a disagio nello shopping fisico in negozio. 

Sono sempre di più gli shop che iniziano a mettere a disposizione dei propri clienti diverse alternative di consegna:

  • l’acquisto online con ritiro di persona, scelto in particolare da neo-zelandesi, statunitensi e canadesi;

  • l’acquisto online e il prelievo presso un punto di ritiro, preferito da neo-zelandesi, indiani e francesi; 

  • l’acquisto online con consegna locale, optato maggiormente da acquirenti dalla Nuova Zelanda e dall’India.

Un altro dato importante è la rilevanza della consegna gratuita per gli acquisti online. I consumatori di Canada, Spagna e Stati Uniti sono quelli che danno maggior importanza a questo aspetto, considerandolo una parte cruciale dello shopping online.



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Sostegno ai negozi locali e all’impegno eco-sostenibile

Interessanti sono anche i dati riguardo alla sensibilità dei consumatori stranieri riguardo a scelte eco-sostenibili e di supporto ai negozi indipendenti. 

I consumatori di Spagna, Nuova Zelanda e Stati Uniti si sono dimostrati i più propensi a sostenere i piccoli negozi. Le motivazioni che spingono gli utenti dei diversi Paesi a scegliere il negozio di prossimità piuttosto che il grande marketplace sono molteplici: per esempio in Canada e Usa lo scelgono per rafforzare l’economia legata al territorio e sostenere l’imprenditoria. 

Bisogna comunque ricordare che, nonostante l’intenzione dei consumatori sia quella di aiutare i piccoli negozi di prossimità, i grandi big dell’e-commerce come Amazon ed E-Bay restano dominanti, anche se nel 2021 si prevede che le realtà locali guadagneranno terreno.

Acquisto tramite social network secondo fasce di età

Infine, vediamo i dati riguardo al rapporto dei consumatori con l’acquisto tramite social network. Analizzando la propensione all’acquisto degli utenti per fasce di età vediamo che i giovani sono in assoluto la fascia di popolazione che acquista di più tramite social network. Di seguito le percentuali di acquisti online nei vari paesi, divisi per fasce d'età:

  • 18-34 anni : India (41%), Regno Unito (33%), Australia (31%), Nuova Zelanda (30%);

  • 35-54 anni: India (44%), Australia (28%), Regno Unito /21%), Nuova Zelanda e Italia (entrambe 19%);

  • +55 anni: India (22%), Nuova Zelanda (19%), Italia e Stati Uniti (entrambi 12%). 

Appare evidente come il 2020 abbia accelerato il processo di digitalizzazione di negozi e persone fisiche disponibili ad acquistare online, sia in Italia che nel resto del mondo. 

Se vuoi cogliere le opportunità per il tuo shop negli altri mercati, chiedi a Mintense: grazie alla nostra esperienza nei mercati esteri e alla promozione di e-commerce multilingue sia B2B che B2C, siamo in grado di accompagnare l’imprenditore all’estero ed aiutarlo ad aumentare le vendite. 



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